La Divina Commedia. Vol. 3: Paradiso. Corpo astrale purificato
di Alighieri Dante, Bellotti L. (cur.) (Autori)
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Descrizione
Il XXXIII canto è il canto dell'apocatastasi (la riconciliazione dell'umanità con dio). Nella mente di Dio l'umanità è sempre stata salva. Dante al termine del viaggio è una coscienza risvegliata, un corpo rigenerato che contiene l'infinito. L'essere che è contenuto nel divenire. La quarta dimensione spaziale poeticamente ideata ma reale del paradiso ha consentito a Dante di risolvere il paradosso teologico presente nella teoria aristotelico-tolemaica ed ha restituito grazie all'incommensurabilità delle sfere invisibili dell'empireo rispetto alle nove sfere visibili, la centralità di Dio "incluso da quel ch'elli include" L'aquila e la croce, qui nel paradiso, sono i due simboli che sul piano letterale rappresentano l'impero e la Chiesa di Roma - sul piano morale la vita attiva e contemplativa - sul piano allegorico la mente e il cuore il cui perfetto equilibrio - sul piano anagogico portano "il nuovo Adamo" a ristabilire un rapporto diretto con la divinità, senza intermediari di sorta, e soprattutto a consapevolezza che l'uomo è un essere divino nella sua essenza essendo fatto a immagine e somiglianza di Dio.
Dettagli
Edizione: | 0 |
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Categoria: | letteratura |
Volumi: | 0 |
Pagine: | 0 |
Collana: | - |
Data Pubblicazione: | 01-2024 |
Lingua: | Ita |
ISBN: | 9791222700427 |