Descrizione

Scritto a più mani da ricercatori e giornalisti italiani in Turchia, il testo racconta i giorni in cui sono scoppiate le proteste a Istanbul con l’inizio dell’abbattimento degli alberi al parco di Gezi. Una pentola a pressione esplosa non solo per l’ennesima speculazione edilizia promossa dal governo, ma soprattutto per una politica autoritaria che non da spazio di critica e libertà d’espressione. Gli autori provano a rispondere ad alcune domande fondamentali: Quali sono le radici del movimento? Da chi è rappresentato? Quali reazioni ha prodotto nella società turca e nel mondo? Come hanno influito i mezzi d’informazione? Come ha reagito il governo turco? Il tutto provando ad analizzarne similitudini e differenze con il movimento Occupy statunitense, gli indignados spagnoli e le “primavere arabe”, contemporanei momenti di mobilitazione sociale che sottolineano l’attuale contraddizione tra capitalismo e democrazia, pur non riuscendo ancora a produrre una concreta alternativa. Il testo è completato dalle foto di Daniele Stefanini, il giovane fotografo italiano arrestato in quei giorni dalla polizia turca.

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