Descrizione

Come si presenta il caso, come si scrive, si racconta, come le memorie e le riflessioni autobiografiche, il confronto tra molteplici testimoni, tra diversi stili di scrittura e conversazione, assumono posizioni prospettiche differenti; queste le questioni chiave del libro. Il libro si presenta anche come una critica radicale ai modi riduttivi del discorso clinico dominante nell’epoca post-moderna, neoliberale, al cinismo scientista nascosto dietro la tecnologia, che emerge nell’intertestualità di pratiche oppressive; come un’invocazione a favore di una psicoterapia liberata dalla colonizzazione del discorso sanitario, capace di costituirsi come terreno inter-disciplinare con propri linguaggi legati alle scienze storico-sociali, umane, all’antropologia, alla letteratura e all’arte.

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