Mademoiselle Bistouri di Baudelaire o dell'insensatezza
di Van Zuylen Marina, Grasso G. (cur.) (Autori)
La disponibilità si riferisce alle tempistiche di arrivo del prodotto nelle nostre librerie e NON i tempi di spedizione al vostro indirizzo di recapito. |
Descrizione
Queste pagine sul poemetto in prosa di Baudelaire Mademoiselle Bistouri, uno dei più sibillini dello Spleen de Paris, sono esaminate da Marina van Zuylen alla luce di una nuova interpretazione della monomania, in questo caso di una monomania a due. L'autrice, accostando alcune idee di Kant e di Hegel sulla follia, grazie al supporto teorico del Dialogue avec l'insensé di Gladys Swain, vede nell'idea fissa della pazza protagonista una sorta di antidoto alla coscienza infelice. Fra i vari incontri occasionali di Baudelaire che si mescola alla folla e passeggia per i dedali della capitale parigina, mostruosa morfologia che si trasforma sotto l'incalzante capitalizzazione dello spirito, oltre ai dimenticati della vita, ai ciechi, ai saltimbanchi, alle vecchierelle e alla celebre passante dalla «fuggitiva bellezza», l'impatto con Mademoiselle Bistouri, eroina dell'omonimo poemetto, ha una valenza a parte e uno statuto tale da interessare la psicologia del profondo. Si tratta di un'insolita peripatetica che ha l'idea fissa di invitare in casa uomini che svolgono la professione medica per farsi raccontare le loro esperienze in sala operatoria. Probabile figlia di un abuso giovanile o di qualche induzione abortiva, la pazza scambia il narratore per un chirurgo e lo invita a casa sua per incalzarlo con le sue monomanie. Il narratore sta al gioco, sia per distrarsi dalla banalità del quotidiano e dallo spleen, sia per carpire «l'enigma insperato» che si annida dietro l'insana passione della donna. Ne esce un dialogo serrato fra ragione e irragionevolezza, fra realtà e irreale. Ma il narratore disincantato, che all'inizio la guarda con sufficienza, finirà per farsi guidare da questa nuova passante le cui norme sono perfettamente autonome. Così dal monologo di un dandy altezzoso passiamo al dialogo con un'insensata che gli insegnerà forse maggiormente chi è lui. All'analisi di Marina van Zuylen abbiamo fatto seguire una «lettura psicanalitica» di Giuseppe Bevilacqua, non priva di utili suggerimenti freudiani.
Dettagli
Edizione: | 0 |
---|---|
Categoria: | critica letteratura straniera |
Volumi: | 0 |
Pagine: | 0 |
Collana: | Arethusa |
Data Pubblicazione: | 01-2022 |
Lingua: | Ita |
ISBN: | 9788833054025 |
Cerca libro
Contattaci per informazioni
- Paradigmi della modernità. Letteratura, arte e scienza nella Francia del XIX secolo
- Cartografia di un destino
- La vie en rose
- I posseduti
- La vita secondo Jane Austen. Cosa ho imparato dai suoi romanzi sull'amore, l'amcizia e le cose davvero importanti
- Le poetiche di Joyce
- Dostoevskij
- Il teatro di Franz Grillparzer
- Letterature straniere & lingue e culture a confronto
- Lo spazio narrante. Jane Austen, Emily Bronte, Sylvia Plath