Descrizione

Nel mercato globale, l’innovazione è una componente essenziale della competitività delle imprese. Fattori cruciali per l’innovazione sono i territori e le competenze che essi racchiudono. Diviene dunque strategico promuovere la competitività dei sistemi territoriali, riconoscerne e coltivarne le eccellenze. In questa prospettiva, si segnala lo strumento dei distretti tecnologici, i «DT»: comparsi nel nostro Paese nei primi anni Duemila, consistono in aggregazioni sistemiche su base regionale di attività high-tech, in cui cooperano soggetti e operatori sia pubblici sia privati (imprese grandi e medio-piccole, università, enti di ricerca, laboratori, sistema finanziario) e diversi livelli di governo (centrale, regionale, locale). Individuati dalla negoziazione fra il governo centrale (Ministero dell’Istruzione, università e ricerca) e regionale, e finanziati da entrambi, i DT (oggi 29, in Italia) sono specializzati ciascuno in un settore tecnologico di rilievo strategico per la competitività del paese. Sin qui poco indagati dagli studiosi, e trascurati dal legislatore, oggi i distretti tornano di attualità, per la previsione ministeriale di un ampio rifinanziamento, ma previa una severa selezione e razionalizzazione: questo volume offre una chiara e innovativa illustrazione del sistema, e proposte di metodo per il monitoraggio e la valutazione.

Dettagli