Le riviste e l'integrazione europea
di Preda D. (cur.), Pasquinucci D. (cur.), Tosi L. (cur.) (Autori)
La disponibilità si riferisce alle tempistiche di arrivo del prodotto nelle nostre librerie e NON i tempi di spedizione al vostro indirizzo di recapito. |
Descrizione
Sebbene solo parzialmente valorizzato dalla ricerca storica, il ruolo che le riviste hanno svolto nel dibattito intorno al processo di integrazione europea è stato assai rilevante, riflettendo da un lato un sentire diffuso nell'opinione pubblica e svolgendo dall'altro opera di informazione e diffusione. Sin dalla nascita delle prime Comunità europee, negli anni Cinquanta, le riviste hanno rappresentato un importante spazio propositivo e un luogo di confronto per riflettere sia sulla forma concreta assunta dall'ideale europeista, sia sugli sviluppi possibili della "costruzione comunitaria". Ad agitare i temi europei nelle riviste sono stati uomini politici, intellettuali, accademici, esperti e militanti dell'europeismo; se non è agevole - sempre che sia indispensabile - stabilire quanto i loro scritti abbiano realmente inciso sul corso degli eventi che hanno condotto alla configurazione dell'attuale Unione europea, sembra importante valorizzare il patrimonio di idee, progetti, critiche e consensi che quelle pagine conservano e al quale si può attingere non solo per comprendere il passato dell'Europa, ma anche per individuare possibili soluzioni all'attuale crisi dell'Unione.
Dettagli
Edizione: | 0 |
---|---|
Categoria: | scienze politiche, politica |
Volumi: | 0 |
Pagine: | 0 |
Collana: | - |
Data Pubblicazione: | 01-2016 |
Lingua: | Ita |
ISBN: | 9788813340735 |
Cerca libro
Contattaci per informazioni
- Nata per unire. La Costituzione italiana tra storia e politica
- Partiti e Stato in Italia
- Eroi della politica. Storie di re, capi e fondatori
- Lega & Padania
- Verso la lotta armata
- La liberalizzazione dei trasporti ferroviari
- Rapporto 2011-2012
- Federalismo made in Italy
- Storia d'Italia. Vol. 21: L' Italia di Berlusconi (1993-1995)
- Qualcuno era comunista