Descrizione

Un uomo è stato assalito nei dintorni di Sobolonye, piccola comunità di tagliaboschi nel cuore della foresta, nell’estremo oriente siberiano, non lontani dal confine cinese. Il Primorye, oltre a essere una terra estrema, in cui bellezza e crudeltà si fondono in un paesaggio che non sembra fatto per gli esserei umani, è l’ultima roccaforte della tigre siberiana. Trush, veterano dell’esercito sovietico, maestro di arti marziali ed esperto cacciatore, è a capo dell’Ispettorato Tigre. I compiti di questa divisione ricordano sotto molti aspetti quelli di una squadra narcotici, e altrettanto si può dire dei rischi: la posta in gioco è alta, e a puntare sono quasi sempre individui disperati e pericolosi. Le tigri assomigliano alle droghe perché si vendono al grammo e al chilo, e perché aumentano di valore a seconda del grado di raffinatezza, della merce come del trafficante. Sul luogo dell’aggressione, malgrado i trenta gradi sottozero, la neve si è sciolta completamente. Al centro del cerchio scuro, esposte come offerte sacrificali, sono posate una mano mozza e una testa senza volto. Piú in là ricominciano le impronte, dirette verso il bosco. Inizia cosí il racconto di un’incredibile e spaventosa caccia, dei giorni passati nella foresta e nella tundra siberiane sotto la perenne minaccia della belva.

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